di Roberta Nigro
BRINDISI | «Uno dei risultati più importanti degli ultimi anni». È stata definita così l’operazione portata a termine ieri, dai militari della Capitaneria di Porto di Brindisi, guidati dal capitano di vascello Giuseppe Minotauro. Una delicata operazione che si colloca nella complessa attività di controllo sulla filiera della pesca e che nella mattinata di mercoledi 26 settembre ha riguardato la località compresa tra Torre San Gennaro e Casalabate.
VERBALI «SALATI» PER I RESPONSABILI | L’intervento ha visto impegnati i militari fin dalle prime ore dell’alba. Dalle 5 del mattino i controlli, che si sono protratti per gran parte della mattinata, hanno permesso di rilevare un pescato di dubbia provenienza. Nel complesso sono stati sequestrati dai militari 150 kg di pesce ed una rete da pesca di circa 50 metri, il tutto reso possibile dall’utilizzo di mezzi sia terrestri che navali. Successivamente il pescato sequestrato è stato gettato di nuovo in mare mentre i responsabili sono stati sanzionati con delle ammende del valore di 1000 euro.
CONTROLLI SEMPRE PIÙ SEVERI | Sono frequenti ormai i controlli effettuati dai militari della Capitaneria di Porto di Brindisi in quanto indirizzati, non solo a contrastare azioni riguardanti la pesca di frodo simili a quella per poco non andata «in porto» ieri, ma con azioni mirate anche a bloccare l’importazione e la commercializzazione di prodotti ittici di origine diversa rispetto a quanto dichiarato, per poter garantire sia la sicurezza dei prodotti che ogni giorno riempiono le tavole dei consumatori ma non solo, il tutto anche a favorire e tutelare l’attività dei lavoratori del settore più onesti. A questo proposito gli uomini della Guardia Costiera si dichiarano pronti ad intensificare l’attività di controllo su tutto il territorio del brindisino, sia a mare che a terra, per poter garantire il rispetto delle norme in materia.
Venerdì 28 settembre 2012
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